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Le domande dei genitori e dei docenti. Assenza ingiustificata per il personale senza green pass

Le scuole stanno per riaprire e tanti sono i genitori e gli alunni, ma anche gli insegnanti che si chiedono quali saranno le modalità della ormai prossima riapertura delle aule. Uno degli aspetti centrali che riguarda il rientro in classe è caratterizzato sicuramente dal distanziamento che si prevede, anche quest’anno, necessario in aula durante le lezioni.
In classe, a prescindere dalla situazione vaccinale, la distanza di almeno un metro tra i banchi dovrà essere rispettata.
Di seguito quanto prevede letteralmente il protocollo di sicurezza: “Si prevede il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) qualora logisticamente possibile e si mantiene anche nelle zone bianche la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente”.
E ancora: “Con riferimento ai servizi educativi dell’infanzia, non essendo sempre possibile garantire l’adozione di alcune misure di prevenzione (quali il distanziamento e l’uso di mascherine), è raccomandata una didattica a gruppi stabili”.
Le modalità con cui attuare tali disposizioni restano nell’autonomia di ogni singola scuola che valuterà come intervenire in tal senso.
Legata alla questione distanziamento c’è quella della mascherina: inizialmente, il parere del Cts riportato nel piano scuola del Ministero, prevedeva l’assenza di obbligo di mascherina in classe, a patto che si rispettasse la distanza di sicurezza. Tuttavia, il decreto legge del 6 agosto prevede una misura maggiormente restrittiva: restano il metro di distanza e l’uso delle mascherine, spiega il Ministero in un comunicato stampa. Dove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici non consentono il distanziamento di sicurezza interpersonale di un metro, è previsto sempre l’obbligo delle mascherine. Queste ultime non dovranno essere indossate dai bambini di età inferiore ai sei anni e dai soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di questi dispositivi.

Facciamo chiarezza rispondendo alle domande più frequenti.

QUANDO RICOMINCIA LA SCUOLA?
Con una ordinanza il Ministero ha proposto come data di inizio delle lezioni il giorno 6 settembre 2021 per le attività delle scuole dell’infanzia e il giorno 13 settembre 2021 per le lezioni delle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, ivi compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. Di seguito le date indicate da ogni Regione: Alto Adige 6 settembre; Abruzzo 13 settembre; Basilicata 13 settembre; Calabria 20 settembre; Campania 15 settembre; Emilia Romagna 13 settembre; Friuli Venezia Giulia 16 settembre; Lazio 13 settembre; Lombardia 13 settembre; Liguria 15 settembre; Marche 15 settembre; Molise 15 settembre; Piemonte 13 settembre; Puglia 20 settembre; Sardegna: 14 settembre; Sicilia 16 settembre; Toscana 15 settembre; Trentino 13 settembre; Umbria 13 settembre; Valle d’Aosta 13 settembre; Veneto 13 settembre.

A SCUOLA SI USERA’ LA MASCHERINA?
Sì, dai sei anni in su è obbligatorio l’uso di mascherine chirurgiche anche al banco. Nelle scuole materne le useranno soltanto gli insegnanti. Nelle classi in cui ci sono studenti non udenti si useranno mascherine trasparenti.

LE SCUOLE DISTRIBUIRANNO LE MASCHERINE COME LO SCORSO ANNO?
Sì, è previsto anche per quest’anno che le scuole distribuiscano mascherine chirurgiche per gli studenti e per il personale.

IL VINCOLO DELLA DISTANZA DI UN METRO TRA UN BANCO E L’ALTRO IN CLASSE È OBBLIGATORIO?
Il distanziamento di un metro ad ora non è obbligatorio ma raccomandato. Dove non ci sia sufficiente spazio, si può derogare purché si mantengano le altre misure sanitarie. Tra banco e cattedra è previsto un distanziamento di due metri ove possibile.

SARA’ RILEVATA LA TEMPERATURA ALL’INGRESSO DELLA SCUOLA?
No, la temperatura va misurata a casa salvo diverse indicazioni del dirigente.

IL GREEN PASS SARA’ OBBLIGATORIO?
Sì, ma per il personale scolastico, assistenti, personale anche amministrativo, addetti alla mensa o ad altre attività e per i docenti. Gli operatori e i docenti delle scuole e delle università, dovranno avere la certificazione per poter accedere al luogo di lavoro. Chi non ne sarà in possesso, non potrà entrare in classe e verrà considerato assente ingiustificato e a partire dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso senza retribuzione. Un supplente potrà essere chiamato soltanto a partire dal quinto giorno di assenza

CHI CONTROLLERA’ IL GREEN PASS?
Responsabile sarà il preside o un suo delegato. Secondo le norme attuali va controllato ogni giorno ma il ministero e il garante della Privacy stanno lavorando per trovare una soluzione più semplice per il controllo.

SONO STATE PREVISTE CAMPAGNE DI TAMPONI NELLE SCUOLE PER TRACCIARE I CONTAGI?
L’Istituto superiore di sanità sta studiando un piano per fare tamponi di massa. Ma per ora sono le regioni a organizzare campagne soprattutto per i più piccoli che non si possono vaccinare.

CI SARANNO TURNI DIFFERENZIATI DI INGRESSO E USCITA PER GLI STUDENTI?
Sì sono stati previsti e saranno attuati sia per evitare assembramenti sui mezzi pubblici sia all’ingresso e all’uscita da scuola.

I RAGAZZI POTRANNO FARE GINNASTICA IN PALESTRA?
Si. In caso di attività fisica al chiuso bisognerà preferire sport individuali e cercare comunque di mantenere il distanziamento.

IL SERVIZIO MENSA SARA’ GARANTITO?
Sì, ma in caso di spazi condivisi da più classi dovranno essere fatti dei turni per mantenere il distanziamento tra gli studenti durante i pasti.

SONO PREVISTE MISURE PER IL RICAMBIO DELL’ARIA IN CLASSE?
Il consiglio del ministero è quello di tenere quando possibile le finestre aperte. Alcune scuole grazie ai finanziamenti ricevuti si sono dotate di apparecchi filtranti, ma l’iniziativa è lasciata ai singoli istituti. Il governo ha stanziato dei fondi.

I GENITORI POSSONO ENTRARE A SCUOLA?
Un solo genitore può accompagnare il figlio davanti alla scuola, all’interno solo per le scuole dell’infanzia nel rispetto delle disposizioni di prevenzione. Gli ingressi devono essere ridotti al minimo. I colloqui con gli insegnanti si svolgeranno online o comunque non durante le lezioni.

SE DOVESSE ESSERCI UN CASO COVID IN CLASSE, L’ALUNNO VA IN QUARANTENA ANCHE SE VACCINATO?
Sì, ma solo per 7 giorni, mentre i non vaccinati per dieci giorni. Dovrà comunque sottoporsi al tampone. Sarà la Asl a predisporre la procedura per la classe. In caso di focolaio, si può decidere di chiudere la scuola.

È STATA PREVISTA LA DAD?
Il governo ha stabilito come priorità che le lezioni siano in presenza. In caso di contagio in classe però, si riattiva la Dad per gli studenti che devono essere messi in isolamento preventivo. Se ci sono focolai o l’area in cui è situata la scuola va in zona arancione e rossa, ricominceranno le chiusure mirate anche delle scuole.
I TAMPONI SARANNO GRATUITI PER IL PERSONALE SCOLASTICO E I DOCENTI?
Nel testo del protocollo di sicurezza sottoscritto tra Ministero e sindacati il 14 di agosto 2021 si affronta anche la questione sui tamponi per garantire la sicurezza nelle scuole.
Nel testo si legge di un fondo per le scuole che potrà essere utilizzato, mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate, “anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria Locali o con strutture diagnostiche convenzionate, utilizzeranno tali risorse anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria; il Ministero, al fine di non aggravare l’impegno amministrativo delle istituzioni scolastiche, fornirà il necessario supporto amministrativo e contabile attraverso schemi di accordo e indicazioni operative individuando procedure semplificate”
Il Ministero, ha già diffuso un comunicato nel quale precisa che non è assolutamente intenzione del Ministero rendere gratuiti i tamponi ai “no vax”. La gratuità è intesa rivolta soltanto a chi non può vaccinarsi.

 

Silvia Silvestri