
Autismo, le associazioni chiedono a Bardi e Fanelli centri residenziali e semiresidenziali
Anffas Policoro, Angsa Basilicata, Aura Blu e Fondazione Stella Maris: ci sono 77 mln di euro su Fondo nazionale
Si aprono possibilità concrete per la realizzazione di centri per persone con autismo. Il momento storico è favorevole e il lavoro di sensibilizzazione svolto da associazioni e famiglie può trovare ora riscontro in un adeguato piano di strutture che possano prendere in carico bambini, giovani e adulti autistici.
A sostenerlo sono le due associazioni nazionali presenti sul territorio regionale, Anffas Policoro e Angsa Basilicata, l’associazione Aura Blu di Matera a la Fondazione Stella Maris Mediterraneo. In una missiva diretta al presidente della Regione Vito Bardi e all’assessore regionale alla sanità Francesco Fanelli, le associazioni rivolgono il loro appello affinché “vengano realizzati sul territorio regionale strutture residenziali e semiresidenziali con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico, in grado di effettuare trattamenti a minori adolescenti e adulti.”
Lo scopo è quello di dare attuazione a un piano di presa in carico delle persone con autismo dando vita a strutture che siano altamente specializzate e diffuse sul territorio in maniera da alleviare il peso delle famiglie e dare una risposta alle tante e diversificate esigenze delle persone autistiche.
La richiesta delle associazioni, infatti, mira a coprire tutte le esigenze su tutto il territorio regionale. “Sarebbe opportuno -scrivono le associazioni- individuare almeno una struttura residenziale in ambito regionale e strutture semiresidenziali per aree territoriali”.
Tali richieste hanno fondamento innanzitutto sulla legge regionale 40/2021 che regola gli interventi sulle persone interessate dai disturbi dello spettro autistico e che rappresenta una vera e propria svolta nella presa in carico di famiglie e soggetti autistici e, per ciò che riguarda l’aspetto economico, la legge di bilancio di previsione dello Stato del 2022 che va ad incrementare la dotazione del Fondo per l’autismo altri 27 milioni di euro specificamente indirizzati a “iniziative e progetti di carattere socio-assistenziale e abilitativo per le persone con disturbo dello spettro autistico”. Va detto che il Fondo era incrementato già di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 5 milioni annui a partire dal 2016 in dotazione per quanto previsto dalla legge nazionale sull’autismo, la L. 134/2015.
La Regione Basilicata non ha da inventarsi nulla, dunque, né ha bisogno di attendere i programmi del Pnrr perché il parlamento italiano ha già pianificato il percorso e gli strumenti della strategia socio-sanitaria di presa in carico di persone con autismo. Lo ha fatto con la legge nazionale, la già citata L. 134/2015, e con l’istituzione cel relativo Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. Adesso però non c’è più tempo da perdere, occorre concludere l’iter della legge regionale sull’autismo, creare i conseguenti strumenti normativi, con le delibere attuative e le delibere di regolamentazione dei centri da istituire.
Nel frattempo a Senise il centro per l’autismo dovrà partire al più presto e assumere la funzione di progetto pilota. Per questa struttura si attende solo la conclusione dei lavori, già finanziati, mentre si attende la conclusione dell’iter per l’avvio della fase gestionale.