Di Lascio: cercherò di svolgere il mio compito con tutta la determinazione e le mie capacità
La nomina è di qualche giorno fa. Il nuovo presidente della comunità del Parco dell’Appenino Lucano Val D’d’Agri Lagonegrese è il sindaco di Lagonegro Maria Di Lascio. Dopo quasi un anno di lunghe trattive l’ente parco ricompone anche una parte del proprio organo esecutivo, con la nomina del vicepresidente ed il direttivo: vicepresidente la dott.ssa Maria Felicia Bello, sindaco di Armento; nel direttivo, assieme a Michele Ungaro, sindaco di Laurenzana, l'avvocato Rosita Gerardi assessore di Viggiano, il Presidente del consiglio di Brienza, Viggiano Giannino e il dottore Lino de Luise, Sindaco di Spinoso.
Un risultato che segna quantomeno una svolta nel cammino tortuoso della giovane area protetta, che sin dall’inizio era proiettata verso una serie di traguardi di tutto rilievo.
“La presenza del nuovo direttivo, dopo anni di commissariamento – ha esordito Maria Di Lascio, sindaco di Lagonegro, neo Presidente della comunità del Parco dell’Appennino Lucano, raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione – consentirà la ripresa di tutta una serie di attività non espletate nel periodo commissariale. Cercherò di svolgere il mio compito con tutta la determinazione e le mie capacità. Ad onore di verità va detto che questa elezione ha segnato un vulnus grave per la mancata presenza, nel direttivo di una presenza dell’area del lagonegrese tenuto conto che per convenzione negli anni si era sempre garantita la rappresentanza alle quattro aree. In quest’ultima elezione è risultato Viggiano, la Val d’Agri, con due rappresentanti e il Lagonegrese nessuno. Lagonegrese che si esprime soltanto come Presidente della Comunità del Parco. Certo la mancanza di una rappresentanza lagonegrese fa apparire che il Parco non è Val d’Agri- Lagonegrese, ma solo Val d’Agri. Si cercherà di avere i maggiori finanziamenti sul Lagonegrese per riportare in equilibrio questa situazione istituzionale”.
Tutela dell’ambiente dal dilagare delle trivelle, valorizzazione del territorio con un’intensa opera di marketing, problema del lavoro e del rapporto con le popolazioni, un vero banco di prova. Quale delle tre questioni sarà al centro del suo impegno istituzionale?
“Il primo, la tutela dell’ambiente, - ha sottolineato Maria Di Lascio - e, l’ultimo, il rapporto con le popolazioni. Il controllo, tra l’altro in accordo con l’attività che sta svolgendo meritoriamente il dipartimento ambiente della regione Basilicata insieme con Arpab; il controllo del territorio dal punto di vista dell’inquinamento ambientale dovuto alle estrazioni petrolifere. Ma senza perdere di vista la crescita concreta di questo territorio cercando di garantire possibilità di lavoro per quelli che sono rimasti e coloro che vogliono rientrare in Basilicata”.
Un Parco istituito nel 2007 in base alla legge quadro n. 394/1991, in ordine cronologico, il penultimo parco nazionale italiano ad essere stato istituito. Nel dicembre del 2018 (decreto numero 000344 del 12 dicembre 2018) l’allora Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, nominò, per ben sei mesi (con possibili proroghe) commissario il generale dei Carabinieri Alfonso Di Palma. Poi il decreto numero 0000032 del 13 febbraio 2019 con cui veniva nominato commissario straordinario dell'Ente la Dottoressa Ilde Gaudiello. A gennaio 2020 il Ministro Costa nominò nuovo commissario Giuseppe Priore, naturalista, profondo conoscitore del territorio, oltre che storico Presidente della Protezione Civile Gruppo Lucano. Dopo anni di transizioni di lunghe trattative, il Parco, che rappresenta una buona opportunità per tutta l’area, finalmente ha organi esecutivi eletti per dare speranze di sviluppo all’intera area di appartenenza.