8 “poggi” basi costruite appositamente per poter poggiare la Madonna per una funzione devozionale
Per il prossimo primo maggio, dopo la triste esperienza della pandemia che ha costretto al blocco di qualsiasi attività devozionale, è prevista la cosiddetta Ascesa della Madonna Nera, dalla Basilica cittadina, al santuario del sacro monte. Libri, documenti e racconti vari mettono in luce come l'usanza di traslare la statua della Vergine da Viggiano alla montagna soprastante deriva da un fenomeno miracoloso: la statua, al termine dei lavori di costruzione della Cappella sul Monte, sarebbe stata trasportata da una forza invisibile a Viggiano dove fu eretta per questo la Chiesa Madre. Ma la successiva domenica di maggio la Madonna si sollevò e tornò in cima al Monte, a significare la sua volontà di rimanere per una parte dell'anno nel paese e per alcuni mesi sul Sacro Monte. Ma in alcuni altri culti di Madonne “Itineranti”, (si legge sul sito dell’istituto centrale del patrimonio immateriale, alla voce Madonna Nera a Viggiano), si può capire come la storia della Madonna Nera di Viggiano sembra legata alla presenza Bizantina e dei Saraceni: “a partire dal VI secolo, con la dominazione orientale arrivarono anche i primi monaci dall'Asia Minore, i quali potrebbero aver introdotto nell'Italia meridionale sia la forte devozione alla Vergine che le icone raffiguranti la "Madonna col bambino" come quella di Viggiano”.
Si tramanda che durante un assedio dei Saraceni i fedeli nascosero sul monte sovrastante Viggiano la statua lignea della "Madonna Nera", sottraendola alla mano degli infedeli e, sempre secondo la leggenda, molti secoli dopo, fra il XIV e XV, alcuni pastori notando sul monte delle lingue di fuoco ritrovarono la statua della Madonna”. La tradizione popolare indica il luogo del ritrovamento in una buca che si trova esattamente dietro l'altare della Cappella che oggi ospita la statua della Madonna da maggio a settembre. Una volta ritrovata, la statua della Madonna fu portata a Viggiano e collocata in una piccola cappella denominata S. Maria del Deposito - in seguito Chiesa Madre di Viggiano - consacrata nel 1735. Nel 1965 questa fu elevata a Basilica minore pontificia e la Madonna di Viggiano proclamata Patrona e Regina delle genti lucane.
Una lunga tradizione, raccontata sui diversi testi a riguardo, inizia nel pomeriggio del sabato, quando la Madonna Nera, accompagnata dalla banda, dagli stendardi e dai fedeli e dalle autorità civili ed ecclesiastiche, viene spostata dalla Chiesa Madre di Viggiano alla Cappella di San Sebastiano dove, fino alle 6 del mattino seguente, sarà vegliata dalle donne del paese che alterneranno recitazione di preghiere e invocazioni al canto. La mattina della domenica, terminata la veglia alle 6.00 dopo la messa sul piazzale, parte il lungo cammino del pellegrinaggio verso il sacro Monte che attraversa Viggiano ed esce dal centro abitato sugli antichi tratturi, salutata da mortaretti e fuochi d’artificio.