Un testo diverso dal solito cliché di Maria Pia Papaleo che ha curato anche la regia
Sabato 7 settembre a Lauria superiore, presso il convento dei padri cappuccini, l’associazione “Amici del teatro” presenta “Il fantasma di Isabella Morra”. Un fattaccio di cronaca nera avvenuto in Lucania, si dice intorno1546. La morte della poetessa Isabella Morra, rimane un mistero, sebbene sia Benedetto Croce che Giovanni Caserta concordano che sarebbe avvenuto tra la fine del 1545 e il 1546 mentre altre fonti riportano 1548. Isabella Morra, giovane poetessa lucana, vissuta nel feudo di Favale, oggi Valsinni è uccisa giovanissima per mano dei fratelli, non si sa bene se per difendere l’onore,
Secondo il racconto del nipote Marcantonio, gli aguzzini sorpresero Isabella con le lettere tra le mani ancora chiuse, la quale si difese dicendo che erano state inviate dalla Caracciolo, ma ciò non bastò a placare la loro ira. Isabella venne pugnalata a morte. La vicenda è tutt’ora aperta e lascia spazio a diverse interpretazioni anche di carattere teatrale. Maria Pia Papaleo ha curato il testo e la regia stravolgendo il naturale cliché, con uno schema di ragionamento diverso dal solito. “Ho trattato la vicenda – sottolinea Maria Pia Papaleo - ponendo l’accento sulle sfumature del “che dirà la gente” o del “pare brutto”, insomma sui pregiudizi e i preconcetti atavici e sempre attuali della nostra terra, dando a Isabella Morra, il ruolo di martire, simbolo della vocazione poetica femminile frustrata”.
Una brutta vicenda dettata da gelosia o da oscuri interessi? “Un assassinio consumato in famiglia – aggiunge Maria Pia Papaleo - dettato da interessi che lo rende ancora più sordido che se fosse stato dettato da gelosia. Ma quanti delitti avvengono proprio lì dove dovrebbe esserci protezione, e non umiliazione senza limiti?” Nel ruolo di donna Luisa, Maria Pia Papaleo, altri attori Bernadette Cozzi, Gabriele Cirigliano, Roselyn Schettini, Sara Iudica, Serena Cantisani, Simona Schettini, Velia Inneco. Un appuntamento per ricordare, come la vicenda di Isabella Morra e don Diego Sandoval De Castro, avvenuta quando il Rinascimento era al culmine del suo splendore, è ancora un fantasma che aleggia nel nostro tempo, nella quotidianità, dove si consumano violenze domestiche che dimostrano come ricordare ancora oggi fa bene. Sipario alle ore 21.00.