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Nel 2013 Matera gli concesse la cittadinanza onoraria. Strinse un legale forte con la Basilicata

La Lucania e Francesco Rosi. Cento anni fa, il 15 novembre 1922, nasceva Francesco Rosi tra i più celebri cineasta del mondo. Un regista e sceneggiatore italiano che strinse un legale forte con la Basilicata, in particolare con Matera soprattutto grazie al film, tratto dal libro di Carlo Levi “ Cristo si è fermato ad Eboli”. Nel 2013 l’anno in cui la città dei sassi gli conferì la cittadinanza onoraria ebbe a dire: "sono onorato naturalmente è la città che amo di più e quindi eccomi qui”. Un riconoscimento che gli venne attribuito 46 anni dopo il primo impegno cinematografico proprio a Matera quando girò alcune scene di “ C’era una volta” uscito nel 1967 con Sophia Loren e Omar Sharif, che da poco aveva ottenuto un grande successo con il kolossal il dottor Živago di David Lean. Una storia filtrata attraverso elementi storici, reali, come la povertà, la superstizione e il potere feudale nel Sud. Dieci anni dopo il legale con la Lucania diventa forte, confermato con Matera che diventa quartiere generale delle riprese di “Cristo si è fermato a Eboli”: i set sono ad Aliano, Craco e Guardia Perticara. Fu l’anno dell’incontro con Gian Maria Volontè, attore con una grande forza interpretativa, rigoroso e meticoloso.

 

Su di lui Rosi ebbe a dire: "Volonté è un grandissimo attore e un uomo un uomo intelligente che s'impegna sui problemi, che capisce e che fa capire allo spettatore gli aspetti più nascosti di un personaggio”. Oltre a Volonté anche Irene Papas, Lea Massari, Alain Cuny, Paolo Bonacelli, Stavros Tornes, Antonio Allocca, François Simon.Accanto a Rosi nella strutturazione del film, un giovane assistente, all’epoca di soli 24anni, Roberto Linzalone, conosciuto per caso con cui nacque una grande e affettuosa amicizia. A lui, Rosi, concesse il compito di scegliere i volti sull’esilio di Levi fra le due province lucane: “sapeva anche come far venire fuori un mondo di introversione, di chiusure, isolamento appunto quello lucano”. Il film “Cristo si è fermato ad Eboli” coprodotto dalla Rai uscì al cinema ma in una versione più lunga sul secondo canale Rai in quattro puntate: la prima il 17 dicembre 1980. Venti giorni dopo il terremoto che creò macerie in Irpinia e la Lucania, nei centri di Pescopagano e Balvano. Due giorni dopo su un giornale nazionale Francesco Rosi ebbe a dire a proposito di questo tragico evento: “in questo tragico momento penso a quei contadini tanto capiti e amati da Levi avvicinati da mecon tanta trepidazione ed emozione di chi cerca di comunicare un sentimento di solidarietà a chi tanto è dovuto e che tanto poco ha chiesto e troppo poco ha avuto”.

Oreste Roberto Lanza