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Commozione per un rapporto di amicizia che dura ormai da tanti anni

Latronico e Prato si sono unite nuovamente nel segno dell'amicizia dopo i fatti che le hanno viste protagoniste per la vicenda di Rolando Nannicini, classe 1911, tessitore pratese, mandato al confino a Latronico, dalla Commissione provinciale fascista nel 1940 perchè comunista e avversario del regime. Nella cittadina toscana si è svolto un incontro di amicizia e accoglienza che lega ancora oggi, dopo anni, due comunità. A guidare la delegazione latronichese c'erano il sindaco Fausto De Maria e il Comandante della Polizia Municipale Egidio Giordano, che hanno illustrato e consegnato all'Amministrazione pratese la documentazione raccolta sulla vita di Rolando Nannicini a Latronico dal 1940 al 1942: fogli ingialliti e foto in bianco e nero che raccontano la povertà e la durezza dell'esilio, ma anche il sentimento di condivisione che è nato da quella situazione, al punto che Rolando venne salvato dalla deportazione nei campi di concentramento grazie alle autorità e ai cittadini di Latronico che lo fecero credere moribondo, salvandogli la vita. Tanta l'emozione tra i presenti, a partire dal figlio di Nannicini, il signor Marcello, che ha ringraziato la comunità di Latronico per tutto quello che ha fatto per il suo papà. Consegnate nel corso della cerimonia due pergamene ricordo al sindaco Fausto De Maria e alla famiglia di Rolando Nannicini, come segno di riconoscenza per l'amicizia e il legame che li lega.

Claudio Sole