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Sono quasi due mesi che l’ospedale non è entrato nel suo pieno regime e ci sono ancora reparti chiusi

“Qual è la situazione dell’Ospedale di Villa d’Agri e quali sono le strategie per la piena funzionalità” del nosocomio valdagrino”. E’ quanto sollecita Nicola Spina, membro del direttivo di Italia Viva - sezione di Villa d’Agri. “Chiediamo con forza di conoscere la situazione dell’Ospedale di Villa d’Agri che è ferma al 17 di marzo scorso. Da quando è scoppiato – sottolinea Spina - il primo caso di Coronavirus, l’ospedale è stato chiuso, prima per la sanificazione, poi è stata comunicata una indicazione di data per la riapertura generale, ma siamo arrivati ai principi di maggio, quindi sono quasi due mesi, che purtroppo, ad oggi, l’ospedale non è entrato nel suo pieno regime e ci sono ancora reparti chiusi”.

“Noi vogliamo capire, innanzitutto, quali sono – puntualizza il membro del direttivo di Italia Viva - le strategie che si intendono attuare per la riapertura completa e se esiste anche un ipotetica riconversione, perché si vocifera anche su questo, su cui di sicuro non saremo d’accordo”. Altra cosa che per l’associato di Italia Viva non va bene, è l’ asse costituto tra Marsicovetere – Viggiano per risolvere le gravi problematiche dell’Ospedale San Pio da Pietrelcina, “senza tenere in conto che la grave situazione – afferma Spina - possa e debba essere affrontata insieme da tutti i Comuni della Val d'Agri. Riteniamo che questi ristretti progetti strategici non abbiano futuro, ma servano solo ad illudere i cittadini ed a cercare di potenziare leadership personali senza alcuna prospettiva strategica per lo sviluppo della Valle”. Per Spina è stato totalmente scorretto ed inopportuno che alla presenza del presidente del Consiglio Regionale e di un Consigliere Regionale si sia svolta nei giorni scorsi una riunione strategica sulle problematiche sanitarie in tempo di Covid escludendo tutti gli altri Sindaci della Valle.

Infatti la richiesta è che tutti i comuni della Valle interessati al nosocomio di Villa d’Agri siano coinvolti costantemente e che non ci debba essere un colore politico “perché la situazione – solleva - è grave”. Da parte di Italia Viva “un Ospedale come quello di Villa d’Agri non può continuare a stare chiuso” anche per la presenza sul territorio del Centro Olio. Altra questione è quella sui tamponi negativi e positivi. “Fino a quando non c’è una sicurezza matematica e scientifica sul risultato del tampone, non si può allarmare una popolazione, come è accaduto a Marsicovetere”. Infine per Spina “sarebbe pure costruttivo e auspicabile un confronto con le minoranze nei comuni: un momento cosi difficile – conclude - obbliga a mettere da parte i colori politici in nome di una collaborazione fattiva per il rilancio economico della Valle”.